Lo Studio Mainardis, con l’avv. Cesare Mainardis, ha assistito con successo un operatore economico al quale, nell’ambito del procedimento di rinnovo di una concessione idroelettrica, erano state imposte prescrizioni non sostenibili da un punto di vista economico – finanziario.
Il caso.
Un fondo di investimento tedesco, proprietario tramite una controllata italiana di quattro impianti idroelettrici nel nord Italia, ha avviato le procedure di rinnovo delle relative concessioni di piccola derivazione. In questo contesto, la Regione concedente ha recepito le prescrizioni indicate dall’Ente pubblico preposto alla tutela del patrimonio ittico e delle risorse acquatiche: imponendo così la realizzazione di una rilevante infrastruttura (una cd. scala di risalita per la fauna ittica) dal costo di oltre 400.000 euro.
La questione di fondo.
La vicenda è emblematica della situazione in cui si trovano diversi concessionari idroelettrici. In attesa della pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), che dovrà stabilire se sussista o meno un obbligo di gara per i rinnovi, diverse Regioni italiane accordano rinnovi di durata estremamente limitata – nel caso in esame: sei anni. Da ciò, l’impossibilità, per l’operatore economico, non solo di realizzare investimenti sull’impianto, ma anche di adempiere a prescrizioni imposte dall’Autorità se particolarmente onerose – nemmeno ammortizzabili, in così poco tempo.
Il ricorso in giudizio e le nuove condizioni ottenute.
Ciò premesso, il concessionario ha fatto ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche sostenendo l’illegittimità, sotto svariati profili, della prescrizione imposta. Radicato il giudizio, la Regione concedente ha modificato il Disciplinare di concessione: rinunziando ad imporre l’obbligo di costruzione dell’opera, sostituito da prescrizioni “sostenibili” per l’operatore economico – che le ha prontamente accettate, con rinunzia al ricorso proposto.
La gestione dell’impianto risulterà così economicamente sostenibile, in attesa che la CGUE faccia chiarezza sull’obbligo, o meno, di una procedura di gara in vista del prossimo rinnovo.
